Di recente rientro dagli Stati Uniti per motivi di lavoro non posso dire di non essere rimasto affascinato dallo stile americano, eclettico e stravagante in tutto, sempre smodatamente esagerato, sicuramente kitsch se decontestualizzato dal suo luogo d'origine, regale e imperiale se vissuto negli enormi spazi in cui nasce e per cui è destinato.
E alla pressante richiesta di qualcosa di nuovo per celebrare qui in Italia una festa d'importazione, ho pensato di rispondere con un personaggio attinente alla situazione: riportare in vita per una notte il glorioso Elvis Presley, non solo leggendario Re del Rock and Roll, ma anche inscalfibile icona della società americana.
domenica 4 novembre 2007
lunedì 6 agosto 2007
The Black Cat... Gatto Mannaro :) ?
Dato il caldo del mese di Agosto, il gesso non ci mette molto ad indurirsi e a formare lo stampo, in cui verso lattice liquido ed ottengo la maschera, in due pezzi separati per permettere mobilità alla bocca. Appoggio la maschera sul modello e inizio l'operazione di pittura, sicuro che lavorare su un qualcosa, anche se traballante, sarà più facile che farlo su se stessi. Tutto procede senza intoppi, anche se incollare la maschera dritta non risulta per niente facile, per di più con i sensi rovesciati dallo specchio. Termino il lavoro con baffi, orecchie, occhi gialli e parrucca adeguata ed ecco il risultato finale...
Etichette:
bodypainting,
cosplay,
denti,
effetti speciali,
gatto,
lattice,
maschera,
maschera in lattice,
modellazione,
protesi,
travestimento,
vamiro
Avventura tra i diavoli RossoNeri
Non avrei mai pensato che anche la mia prima presenza allo stadio mi avrebbe visto in qualità di truccatore.
E invece... eccoci qui, io con altri 4 amici, tra cui Samantha, truccatrice conosciuta durante il festival del bodypaint dello scorso anno, allo stadio di San Siro che ci cimentiamo a pitturare il viso ai diavoli rossoneri! ... certo, niente effetti speciali, parrucche o lattice oggi, e due soli i colori a disposizione. L'obiettivo: colorare più visi possibili, in occasione di una foto pubblicitaria per il rinnovo degli abbonamenti alla propria squadra del cuore. In un primo momento ci lasciamo prendere da alcuni dubbi... più di quattromila persone sugli spalti e il tempo a nostra disposizione sempre meno. Ma entrati nel vivo, grazie anche ad una buona collaborazione tra tutti noi, la cosa si rende più semplice del previsto, scherziamo tra noi e con chi si presta al face paint. Non ci limitiamo quindi solo a strisce rossonere sul viso, ma regaliamo cuori bicolore alle ragazze più simpatiche, disegni estroversi e artistici a chi ci concede tutto il viso, facce rosse con barba, baffi e corna nere da diavolo ai bambini più pestiferi... con soddisfazione nostra e dei tifosi.
E invece... eccoci qui, io con altri 4 amici, tra cui Samantha, truccatrice conosciuta durante il festival del bodypaint dello scorso anno, allo stadio di San Siro che ci cimentiamo a pitturare il viso ai diavoli rossoneri! ... certo, niente effetti speciali, parrucche o lattice oggi, e due soli i colori a disposizione. L'obiettivo: colorare più visi possibili, in occasione di una foto pubblicitaria per il rinnovo degli abbonamenti alla propria squadra del cuore. In un primo momento ci lasciamo prendere da alcuni dubbi... più di quattromila persone sugli spalti e il tempo a nostra disposizione sempre meno. Ma entrati nel vivo, grazie anche ad una buona collaborazione tra tutti noi, la cosa si rende più semplice del previsto, scherziamo tra noi e con chi si presta al face paint. Non ci limitiamo quindi solo a strisce rossonere sul viso, ma regaliamo cuori bicolore alle ragazze più simpatiche, disegni estroversi e artistici a chi ci concede tutto il viso, facce rosse con barba, baffi e corna nere da diavolo ai bambini più pestiferi... con soddisfazione nostra e dei tifosi.
lunedì 9 luglio 2007
Blue Kitty
Il progetto nasce una sera in cui un fotografo di Pavia mi contatta per effettuare un semplice lavoro di bodypaint: trasformare una modella rumena, Carmen, in una sinuosa ed affascinante gattona.
L'idea, tra una cosa e l'altra, prende corpo, e quasi tutti gli ingredienti necessari mi sembrano arrivare in mano come predestinati a questo progetto.
Realizzo 4 musetti da gatta in lattice liquido da un vecchio stampo creato per un'idea simile qualche anno fa e il traffico che modella e fotografo incontrano sulla A1 la mattina del lavoro gioca a mio favore: ho il tempo per realizzare anche delle vere vibrisse intingendo del crespo nel lattice liquido.
La ragazza prende subito confidenza con l'aerografo, e anche se all'oscuro di quello che sarà il risultato, inizia a giocare con la grazia e l'eleganza che si addice ad una vera regina dei felini.
In un attimo il tempo passa, il suo corpo diventa blu e bianco e dopo gli ultimi dettagli (siamo stati in dubbio fino all'ultimo se coprirle i suoi occhioni verdi con le lenti a contatto colorate da gatta, poi il contrasto giallo-blu l'ha avuta vinta) Carmen sparisce per lasciare posto a Kitty.
Eccola!
L'idea, tra una cosa e l'altra, prende corpo, e quasi tutti gli ingredienti necessari mi sembrano arrivare in mano come predestinati a questo progetto.
Realizzo 4 musetti da gatta in lattice liquido da un vecchio stampo creato per un'idea simile qualche anno fa e il traffico che modella e fotografo incontrano sulla A1 la mattina del lavoro gioca a mio favore: ho il tempo per realizzare anche delle vere vibrisse intingendo del crespo nel lattice liquido.
La ragazza prende subito confidenza con l'aerografo, e anche se all'oscuro di quello che sarà il risultato, inizia a giocare con la grazia e l'eleganza che si addice ad una vera regina dei felini.
In un attimo il tempo passa, il suo corpo diventa blu e bianco e dopo gli ultimi dettagli (siamo stati in dubbio fino all'ultimo se coprirle i suoi occhioni verdi con le lenti a contatto colorate da gatta, poi il contrasto giallo-blu l'ha avuta vinta) Carmen sparisce per lasciare posto a Kitty.
Eccola!
Le Witches!
Era un po' che si parlava con le ragazze di fare delle foto del gruppo, in cui potesse emergere la loro anima gotica. Dopo una serie di casualità ed impegni che ci hanno impedito a turno di essere tutti presenti, si è deciso per una serata infrasettimanale. Le mie prospettive di trucco sono state ulteriormente messe fuori pista dalla Valentina, che, reduce da 4 giorni in Sardegna, vantava un'abbronzatura assolutamente non necessaria sul nostro set. Il primo obiettivo da raggiungere sarebbe quindi stato quello di portare il colore delle due ragazze circa sulla stessa tonalità per evitare l'effetto 'Ringo Boys'. Dopo inutili tentativi con fondi molto coprenti o correttori, capisco che l'unica valida alternativa stà nell'utilizzo dell'aerografo. E ad un pallore chiaroscurato cadaverico preferisco un tono uniforme, su cui improvviso un trucco in stile 'Il Corvo'.
venerdì 6 luglio 2007
Con La Moda In Viaggio Nella Storia
... e anche quest'anno Anna e Tina, designer, sarte, nonchè organizzatrici della sfilata, sono riuscite ad incastrarmi per il trucco delle figuranti.
Memore però dell'esperienza dello scorso anno, in cui con la forza di sole quattro mani abbiamo dovuto truccare più di settanta persone, quest'anno ho pensato di correre ai ripari e farmi aiutare da un paio di amiche, Stella e Silvana, fiducioso nelle loro capacità artistiche (e con il senno del poi, confermo che è stata una fiducia ben riposta).
Arrivati in quella splendida location che è la Rocca di Scandiano, resa ancora più suggestiva da palco, addobbi e illuminazione, realizzati in pieno rispetto dei crismi dell'epoca, incontriamo Lulia, e organizziamo il lavoro.
Ci accordiamo per effettuare trucchi 'acqua e sapone' con basi molto chiare per i vari personaggi relativi ai primi tre secoli dell'anno mille (in quanto trucco e abbronzatura all'epoca erano ritenuti volgari,adatti cioè solo al popolo,che doveva faticare sotto il sole nei campi per guadagnarsi da vivere)
mantenere uno stile composto fino ai primi decenni del 1900 (con qualche eccezione, come ad esempio Maria Antonietta e dame di compagnia, che potevano vantare makeup 'regali') per poi appesantire ed esagerare negli anni '70.
Il tutto incontrando a volte anche opposizione da parte delle modelle, che 'con quel colore proprio non si vedevano' o desideravano un trucco più appariscente.
Del resto si sà, la vanità è donna. :)
Memore però dell'esperienza dello scorso anno, in cui con la forza di sole quattro mani abbiamo dovuto truccare più di settanta persone, quest'anno ho pensato di correre ai ripari e farmi aiutare da un paio di amiche, Stella e Silvana, fiducioso nelle loro capacità artistiche (e con il senno del poi, confermo che è stata una fiducia ben riposta).
Arrivati in quella splendida location che è la Rocca di Scandiano, resa ancora più suggestiva da palco, addobbi e illuminazione, realizzati in pieno rispetto dei crismi dell'epoca, incontriamo Lulia, e organizziamo il lavoro.
Ci accordiamo per effettuare trucchi 'acqua e sapone' con basi molto chiare per i vari personaggi relativi ai primi tre secoli dell'anno mille (in quanto trucco e abbronzatura all'epoca erano ritenuti volgari,adatti cioè solo al popolo,che doveva faticare sotto il sole nei campi per guadagnarsi da vivere)
mantenere uno stile composto fino ai primi decenni del 1900 (con qualche eccezione, come ad esempio Maria Antonietta e dame di compagnia, che potevano vantare makeup 'regali') per poi appesantire ed esagerare negli anni '70.
Il tutto incontrando a volte anche opposizione da parte delle modelle, che 'con quel colore proprio non si vedevano' o desideravano un trucco più appariscente.
Del resto si sà, la vanità è donna. :)
Iscriviti a:
Post (Atom)